L’anno che verrà sarà arancione e per questo siamo già in cammino, nel vero senso del termine. Infatti Massimo Rosi, il giovane che insieme ad altri ragazzi ha proposto alla Pistoiese il progetto di sostenibilità ambientale che renderà l’”orange” anche “green”, ci si è messo davvero. Non in un luogo qualunque ma sulla Via Francigena, per compiere indossando la maglia arancione, un percorso che parte dal cuore della Toscana, attraversa la Val d’Arbia, la Val d’Orcia e l’alto Lazio, passando da alcuni dei luoghi più rappresentativi del Paese, prima di giungere a Roma. In questi anni sono state molto valorizzate e riscoperte le strade che furono oggetto degli antichi cammini, in cui il contatto con la natura, la purezza dell’aria, lo scandire del tempo e quindi della spiritualità sono simili a quelli di una volta. I cammini storico-religiosi saranno, tra l’altro, anche il piatto forte delle manifestazioni pistoiesi del 2021, anno Jacopeo e del centenario del Sodalizio arancione. Sappiamo come al Santo Patrono della città sia ispirato il Cammino di Santiago de Compostela in Spagna e quanto i cammini abbiano inciso sulla vita spirituale di Pistoia nei Secoli. È stato questo uno dei principali motivi per il quale la Pistoiese ha dedicato proprio ai cammini l’impegno verso la parità di genere nello sport e nella società, che potrebbe realizzarsi proprio l’anno prossimo attraverso l’organizzazione, legata alla approvazione di un Bando Erasmus, di un torneo di calcio femminile con la partecipazione di rappresentative localizzate proprio sui luoghi di transito e partenza dei pellegrini che nei secoli a piedi raggiungevano Roma.

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